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Intervista a Matteo Bertulezzi, vincitore dello Yu-Gi-Oh! Remote Duel Invitational: “In Italia il competitivo è di alto livello”

Intervista a cura di Davide Marchiol e Salvatore “Bado” Carboni a Matteo Bertulezzi, vincitore dello Yu-Gi-Oh! Remote Duel Invitational

Lo Yu-Gi-Oh! Remote Duel Invitational, da noi commentato in esclusiva sui canali di Mangaka96 e Cydonia, ci ha portato un torneo competitivo di alto livello in un periodo complicato. A imporsi nell’evento è stato un italiano, Matteo Bertulezzi con il suo Drago Link è arrivato in finale dove ha battuto Lithium, che ha portato un Monarca vecchio stampo. Abbiamo raggiunto il vincitore per una breve intervista, queste le sue dichiarazioni.

Come ti sei preparato per questo evento e cosa ti ha portato a decidere di usare il Drago Link tra i possibili mazzi combo?

“Ho testato tanto, ero un po’ fermo perché tra lockdown e altro possibilità di giocare non ce ne sono state molte, quando mi hanno offerto però la possibilità di partecipare allo Remote Duel Invitational ho cercato di giocare il più possibile, seguendo le novità del meta. Ho visto che Drago Link era di nuovo mazzo Tier1 e oltre a piacermi tanto è un mazzo che ti permette di far partire una combo con una singola carta, quindi è molto forte, altri mazzi combo veri e propri non ne vedo, c’è qualcosa, ma Drago Link è il migliore, è molto versatile, permette di ribaltare il terreno avversario, quindi non è uno di quei mazzi che perde se gli viene bloccata la prima combo o se parte secondo”

Cosa ne pensi del Remote Duel? Ti sembra un esperimento riuscito da parte di Konami e ti sembra sia un qualcosa che possa prendere piede senza inficiare troppo su quel qualcosa in più che danno i duelli faccia a faccia?

“Ho trovato il Remote Duel un’occasione molto valida per cercare di tener vivo il gioco, è stato organizzato bene, ma lo trovo una fase di passaggio, dovuta al momento, non sostituirà mai un YCS o un nazionale per dire. L’emozione di certi tornei dal vivo è unica, mi mancano molto le partite faccia a faccia e i legami che si sono creati vivendo certi eventi. Una bella idea, ma i tornei normali restano un’altra cosa. Però tanto di cappello a Konami per l’iniziativa, pur con sole 16 persone ha creato pubblico e voglia di giocare a Yu-Gi-Oh!. Mi hanno scritto in tanti dopo il torneo entusiasti, un ulteriore segno che nonostante il momento il gioco competitivamente è vivo”

Ti saresti mai aspettato di trovare in finale un mazzo vecchio stampo come Monarca?

“Pensavo anch’io di portare un mazzo strano, mi aspettavo molti Drago Link e quindi per un attimo ho pensato al mazzo anti meta. Monarca è stata una scelta geniale perché incontrando drago aveva un’ottima probabilità di vittoria, chiaramente è molto dipendente dal dado ma come può esserlo un mazzo combo, complimenti a Lithium per la scelta”

Come trovi sia il meta con dopo la nuova master rule di aprile e le nuove uscite estive?

“È stato un cambiamento di spessore per il gioco, forse non definibile propriamente come master rule perché non introduce una regola nuova come XYZ o Pendulum, però ha cambiato tanto. Irremovibilatore è forte grazie alle novità introdotte da questo cambio di regolamento, senza probabilmente non ci sarebbe stato. È un ottimo stratagemma per rendere meccaniche vecchie o ormai di nicchia di nuovo accessibili e più nel meta. È stata una master fatta con la testa a differenza di altre, per esempio Pendulum mi piacque poco come nuova meccanica

C’è qualcosa che ti ha incuriosito particolarmente delle nuove espansioni?

“Come dicevo prima nell’ultimo periodo ero rimasto un po’ fuori e sono tornato per il Remote Duel. Devo dire che il fatto che stiano per uscire di nuovo i Cavalieri Fantasma in Rabbia Fantasma mi interessa molto, per quelle di questa estate non sono aggiornatissimo, ma Ascesa del Duellante ha portato carte molto forti. Forse è una delle uscite più grosse dei tempi recenti, ha portato anche un mazzo come Dogmatika che mi piace molto anche se control perché dà tante possibilità”

Ci daresti la tua impressione sullo stato del gioco in Italia? Trovi sia in crescita a livello competitivo o bisogna lavorarci ancora?

“In Italia c’è uno dei livelli di competitività tra i più alti al mondo, conosco tanti giocatori fortissimi, come Marco Perico, ha vinto il YCS con un mazzo come Calice del Mondo, ha vinto il Nazionale con Salamagna. Alberto Conti con il Kozmo. Mirko Zanelli con Assaltatrice del cielo, che ha fatto vittorie e top. Se sono diventato quello che sono è anche grazie a loro, ma oltre a loro che conosco bene, ci sono anche Francesco Spirito, Emidio Granito, Isaia Moden, tantissimi giocatori anche del nord  che sono veramente forti, non voglio fare troppi nomi per non dimenticare o lasciar fuori qualcuno qualcuno, ma tutti questi grandi nomi tengono il livello competitivo alto, fare un local o un regionale con questi giocatori presenti tiene il livello altissimo in quasi tutte le situazioni e questo ciclo alza il livello in tutta Italia”.

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